Tiroide: diagnosi, stress e riequilibriodella funzionalità tiroidea
Ipotiroidismo su base disfunzionale: semplice calo di fT3 e fT4 con risposta di incremento del TSH (e situazione clinica rallentata o depressa di tutte le funzioni che ho elencato all’inizio, che caratterizzano questa ghiandola).
Ipertiroidismo su base disfunzionale: incremento di uno o entrambi gli ormoni (fT3 e fT4) con riduzione o soppressione del TSH (questo evento di solo carattere funzionale, rispetto a una malattia d’organo già conclamata, è più raro dell’ipotiroidismo sub clinico o clinico su base disfunzionale e non autoimmune).
Presenza di malattia auotimmune legata (o meno!) a disfunzione tiroidea: -tiroidite di Hashimoto: anticorpi anti tireoperossidasi e microperossidasi tiroidea
-morbo di Basedow: anticorpi anti recettore del TSH
I fattori quotidiani di stress della tiroide
Nell’immaginario collettivo la tiroide “fa fatica”o si ammala, solo quando sono già presenti gli anticorpi diretti contro di essa: questo è il caso dei buoi già scappati.
Impariamo invece, nell’interpretazione della sua funzione di termostato dello stress, che fattori apparentemente insospettabili ma diffusissimi, minano o per lo meno stuzzicano costantemente la risposta della tiroide stessa, che reggerà senza scompensarsi, o si squilibrerà (con conseguente disfunzione degli ormoni), in presenza o meno degli anticorpi (alterazione immunitaria specifica), a seconda della predisposizione individuale.
Questi sono:
- Diete ipocaloriche o iperproteiche prolungate
- Passaggi repentini e prolungati dal caldo al freddo
- Carenza vitaminiche o di oligoelementi come iodio, ferro (comenelle anemie), vitamina B6, vitamina D, zinco, selenio
- Stress emotivi acuti (se di grande entità come lutti, perdita dellavoro) o cronici (sovraccarico di preoccupazioni per esempio o delusioni amorose)
- Privazioni di sonno
Le origini dei problemi
Alimentazioni quotidiane sbilanciate perchè per scopi dimagranti non adeguati, o perché ricche in alimenti “morti” pieni di saporificatori, addittivi (dannosi per la tiroide) ma poveri in vitamine e sali minerali (come le vitamine riportate sopra che rappresentano veri e propri mattoncini per la produzione degli ormoni); modalità del vivere e
dell’emozionarsi che comportino uno stato di stress (definito già come risposta di adattamento dell’organismo a un fattore disturbante) con conseguente disassamento di altre vie ormonali o del sistema immunitario o di quello metabolico; momenti di vita specifici (gravidanza, mestruazioni molto abbondanti, etc); interazioni sinergiche tra alimentazione eccessivamente ricca in sostanze pro infiammatorie (come il glutine) e le alterazioni della normale fisiologia del microbiota intestinale (la prima “fanteria di difesa immunitaria del nostro organismo rappresentata dalla flora batterica intestinale) chiamata “disbiosi”, sono alcune delle cause più frequenti di alterazione “funzionale”della tiroide che potrà essere tempestivamente corretta o evolvere in malattia.
Il riequilibrio della funzionalità tiroidea in medicina integrata
La conoscenza della predisposizione individuale, dei fattori fisiologicamente indispensabili per mantenere la salute della tiroide e di quelli che più facilmente la mettono a repentaglio, rendono l’approccio della medicina integrata, indispensabile per la salute, e che sarà basato su:
- Nutrizione funzionale: una educazione alimentare che soddisfi completamente le necessità specifiche del soggetto più sensibile ad ammalare di tiroide, con:
- eliminazione dei fattori che più la aggravano: eccesso di glutine, eccesso di latticini per l’apporto di calcio, antagonista della tiroide, alimenti naturalmente rallentanti la tiroidee come soia, verdure appartenenti alla famiglia delle Crucifere (cavoletti di Bruxelles, rape, senape, broccoli); eccesso di cereali integrali),
- integrazione di quelli di maggior aiuto: pesce e crostacei ricchi in Iodio, Zinco, Selenio soprattutto nel pasto serale; alghe come la Dulse, Spirulina,Wakame, Nori, Kombu; i semi oleosi ricchi di oligo elementi, etc.
- Integrazione nutraceutica personalizzata: selenio, zinco, ferro, vitamine del gruppo B, Vit C e vit D per esempio
- Integrazione fitoterapica personalizzata di riequilibrio ormonale e di protezione ghiandolare: piante adattogene come la rodhiola e la whitania; piante o terapia probiotica di equilibrio dell’ecosistema intestinale
- Interpretazione precoce dei soggetti più a rischio di ammalare di tiroide (analisi biotipologica)
- Interpretazione di abitudini di vita (farmacologiche come per esempio l’assunzione di estroprogestinici, o stressanti come alcune attività motorie) favorenti il disequilibrio ghiandolare
Dssa Monica Bossi
Medico Chirurgo Spec in Med. Interna,
Nutrizione biologica, Nutraceutica
Prof.ssa di Pnei e nutrizione integrata in Master di II livello di Medicina Integrata presso Univ Chieti e Univ. telematica San Raffaele, Roma
Docente in Medicina Antiaging e Preventiva presso IMeB
Direttrice scientifica di www.agemony.com